LA CISTERNA, Spettacolo teatrale

Uno spettacolo teatrale per raccontare agli studenti il dramma dell’esodo e delle foibe che coinvolse Istria, Venezia Giulia, Quarnero e Dalmazia alla fine del secondo conflitto mondiale

11 Febbraio 2020 – In occasione del “Giorno del Ricordo” l’ITT Barsanti mette in scena, martedì 11 febbraio 2020, in aula Magna, dalle 9.00 alle 12.30, con due turni,  lo spettacolo teatrale “Istria addio. La cisterna”, rivolto alle classi Quarte e Quinte, prodotto e interpretato dalla compagnia teatrale “Il gruppo del Lelio”.

La pièce è tratta dall’omonima opera di Bruno Carra Nascimbeni, esule da Rovigno.

Il Giorno del ricordo si celebra il 10 febbraio, anniversario del trattato di Parigi del 1947, quando la neonata Repubblica Italiana subiva, quale conseguenza della sconfitta dell’Asse nella seconda guerra mondiale, la cessione di parte del suo territorio alle potenze alleate vincitrici.

L’effetto più tragico fu l’esodo che colpì le regioni dell’Adriatico orientale, mistilingui ma storicamente abitate da italiani. Circa 350 mila uomini, donne e bambini lasciarono da esuli l’Istria, il Quarnero e la Dalmazia. A ciò si aggiunse la quasi totale cancellazione della popolazione di matrice latina dalla Dalmazia e la mimetizzazione cui furono costretti i pochi istriani, fiumani e quarnerini che decisero di restare.

Dopo un interminabile silenzio, durato più della “cortina di ferro”, con l’istituzione del Giorno del Ricordo (legge 30 marzo 2004 n. 92) gli avvenimenti citati sono usciti dall’oblìo. Un oblìo fuori dal tempo e dalla storia, considerando anche le adesioni della Slovenia e della Croazia alla causa comune rappresentata dall’Unione Europea.

BRUNO CARRA Nascimbeni è nato a Pola, da madre rovignese e padre istriano. Esule da Rovigno d’Istria dal 1947, abita e lavora a Castelfranco Veneto in provincia di Treviso. E’ sposato, ha due figli e due nipotine. Un bisnonno era di Zara, una bisnonna veneta ed una Istro croata, la nonna paterna veniva dalla Carinzia slovena mentre la famiglia del nonno materno era dell’alta Carnia. Con queste radici il legame con la sua terra di origine non poteva non essere improntato dal superamento degli opposti nazionalismi. 
Collabora da diversi anni con il giornale della Famia Ruvignisa e con l’Arena di Pola.

Al termine della rappresentazione Bruno Carra si intratterrà con gli studenti per un breve dibattito.

Referente dell’attività
Prof.ssa Francesca Monego